Muoversi 1 2023
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CYBERSICUREZZA: LA NUOVA FRONTIERA DELL’ENERGIA

CYBERSICUREZZA: LA NUOVA FRONTIERA DELL’ENERGIA

intervista a Camilla Salini 

In un mondo profondamente digitalizzato, il tema della cybersicurezza è di vitale importanza per ogni realtà industriale. Però non basta conoscere a fondo i sistemi informatici, ma serve anche stare sempre al passo con le nuove tecnologie e soprattutto nuovi metodi per sfruttarle. Ne abbiamo parlato con Camilla Salini, analista del team di Cyber Security Intelligence inserito nella funzione security centrale di Eni.


Camilla Salini

Analista Cyber
Security Intelligence eni

Quale è stato il suo percorso formativo?
Il mio percorso formativo inizia con gli anni del liceo. Ho scelto di frequentare il liceo classico Tito Lucrezio Caro di Roma e successivamente a 19 anni ho lasciato l’Italia per studiare in Inghilterra. Ho frequentato un corso triennale in Criminologia alla University of the West of England, grazie al quale ho potuto apprendere e appassionarmi al mondo del crimine, alla scienza che cerca di spiegare perché gli esseri umani commettono crimini e come comprendere e controllare al meglio questo fenomeno. Inoltre, ho appreso tutti quei meccanismi e dinamiche che riguardano il sistema giudiziario e penale di un paese. Tuttavia, è grazie al master in Counter Organised Crime and Counter Terrorism alla University College London che ho potuto farmi strada nel mondo dell’Intelligence, l’analisi delle minacce nel cyberspazio e del contrasto al crimine informatico.

Come è arrivata in questo settore?
Il settore ha trovato me. Ed è stata una gran fortuna, visto che proteggere gasdotti e infrastrutture critiche in questo momento storico è, seppur molto complesso, sicuramente entusiasmante. A maggior ragione, avere a che fare con una azienda che rappresenta una grossa fetta del settore energetico italiano significa in un certo senso occuparsi di sicurezza nazionale. Prima di entrare in azienda avevo già passato due anni come consulente di sicurezza informatica in diverse grandi realtà italiane, per conto una grande multinazionale di matrice giapponese. Mentre ero ancora impegnata come consulente a Torino, sono stata contattata via Linkedin da un recruiter di Eni e successivamente ho affrontato i vari step della fase di assunzione, durante i quali ho cercato non solo di capire se fossi la persona adatta per il ruolo, ma anche se l’azienda fosse un ambiente adeguato alle mie esigenze.

Quale è il suo ambito di attività?
Eni ha creato nel 2016 il Cyber Threat Intelligence Center, noto come ETIC, dove i due team di Cyber Intelligence di SECurity (CISEC) svolgono attività di studio e analisi delle minacce cyber. Lo scopo di questa disciplina è non solo analizzare ed attribuire gli attacchi informatici, ma prevenire che accadano operando in maniera proattiva, analizzando dati e informazioni che possono provenire sia dall’esterno tramite risorse e report ufficiali o del settore, sia dall’interno tramite dati raccolti dai nostri asset aziendali o segnalazioni interne. Per poter fare ciò, è necessario non solo conoscere il perimetro e gli asset aziendali, ma anche stare al passo con dinamiche esterne che possono impattare non solo l’azienda, ma anche il settore energetico più in generale, come ad esempio cambiamenti a livello geopolitico. Eni ha messo insieme un team multidisciplinare, dove le competenze di ogni membro, molto specifiche e diverse tra loro, possono arricchirsi a vicenda e fornire prospettive diverse rispetto a un quesito o problematica.

È soddisfatta di questa esperienza? Si sentirebbe di consigliarla ai giovani?
Sono estremamente soddisfatta di questa esperienza. Tra i lati sicuramente positivi, insieme a quello di lavorare insieme a dei colleghi che sono dei professionisti di altissimo livello che quotidianamente mi trasmettono le loro conoscenze, c’è quello di rappresentare un’azienda leader del settore energetico in un ambito internazionale. Inoltre, visto che questo mestiere prevede non solo di conoscere a fondo i sistemi informatici ma anche di stare sempre al passo con le nuove tecnologie e soprattutto con i nuovi metodi per sfruttarle. L’azienda ha preso in carico la mia formazione, prevedendo un budget annuale che mi ha già permesso di frequentare corsi di altissimo livello e altamente specializzati.
Quindi, per me questo è un ambiente di crescita, rispetto e obbiettivi reciproci dove trovo soddisfatti i miei bisogni di giovane e appassionata lavoratrice.
Per questo motivo mi sento di consigliarla ai giovani che stanno approcciando il mondo del lavoro.